Val Liona deriva dalla fusione di due paesi...

Grancona

 

Grancona è una frazione del comune di Val Liona, istituito il 17 febbraio 2017 dalla fusione dei comuni di Grancona e San Germano dei Berici.

Il toponimo Grancona secondo la tradizione deriva da “Granza, Granché”, che significa terreno coltivato oppure da  grangia, possibile riferimento alle comunità di monaci benedettini e cistercensi, che operarono la bonifica del territorio.

 

Storia

Sul castellaro, il colle su cui un tempo era costruito un imponente castello, si innalza da più di un secolo la chiesa neoclassica di Grancona; della cinta muraria sono rimaste però soltanto le fondazioni e qualche breccia.

ll castello ebbe in passato grande importanza: fu eretto nel X secolo per contenere una chiesetta e soprattutto per difendere la popolazione dalle invasioni degli Ungari. Durante le lotte medioevali tra guelfi e ghibellini, nel 1209, vi trovarono rifugio i vicentini guelfi, che preparavano il contrattacco a Ezzelino II il Monaco; questi però assediò la cinta fortificata e, dopo averla espugnata, la distrusse.

Il castello subì gravi danni nel 1227, ad opera di Alberico da Romano, durante le lotte con il vescovo di Vicenza.

Durante il medioevo, dunque, non solo fu luogo di rifugio dalle invasioni e dalle guerre civili, ma fu anche oasi di pace e di riposo in tempi di tranquillità. I vescovi di Vicenza vi soggiornarono più volte, e dal castello emanarono alcuni decreti, come ad esempio, nel 1266, tre atti di investitura, firmati con la dicitura “in castrum Granconae”.
Il castello fu poi definitivamente distrutto dai Veneziani alla fine della guerra contro la 
lega di Cambrai, nel 1500.

Nel 1530 fu costruita la chiesa parrocchiale, che prima sorgeva all'interno del castello, presente sul colle forse sin dal IV secolo d.C. Per la ricostruzione furono usate le rovine del castello, di cui permane ancora oggi l'impronta in alcune parti dell'edificio. In seguito subì numerosi restauri, fino al 1872, quando con la progettazione della nuova chiesa il colle fu spianato. La chiesa attuale, di forme neoclassiche, è affiancata da un campanile in pietra, con cella campanaria sorretta da una loggia merlata.

 


San Germano dei Berici

San Germano dei Berici (San Zerman in veneto) è una frazione del comune italiano di Val Liona, istituito il 17 febbraio 2017 dalla fusione dei comuni di Grancona e San Germano dei Berici.

 

Storia

Nella zona paludosa della Val Liona e nella frazione di Villa del Ferro sono stati ritrovati resti di insediamenti palafitticoli oltre a materiale archeologico di epoca romana.

Le prime notizie storiche relative al paese si hanno a partire dal XIII secolo: risalgono infatti al 1265 i primi documenti che ricordano la chiesa parrocchiale benedettina, intitolata a san Germano vescovo di Capua, che dette poi il nome al comune. Nel 1266 il vescovo Bartolomeo da Breganze ricevette da un certo Manfredino figlio di Trintinacio da Orgiano la rinuncia ai propri diritti su parecchi beni nell'area di Orgiano e Sossano: tra questi, anche un castello, il castrum ville ferri, presso l'odierna frazione di Villa del Ferro.

Verso la metà del Trecento, durante la dominazione scaligera, il territorio di San Germano fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al Vicariato civile di Orgiano e tale rimase sino alla fine del XVIII secolo.

Nel XVIII secolo il territorio di San Germano fu particolarmente soggetto al fenomeno del brigantaggio, tanto da divenire presidio dell'esercito austriaco per il mantenimento dell'ordine in tutta la zona della Val Liona.